giovedì 29 marzo 2012

Il Guardiano (ebook n.1)


Evviva! Il Guardiano è in vendita qui con la sua copertina dell'ultimo minuto, cioè solo foto senza titolo nè altro, un po' come il Black Album dei Metallica. Ora ve ne parlo un po' (del racconto, non del Black Album).
Di solito per gli scrittori l'opera preferita è sempre l'ultima perché ovviamente è quella che li rappresenta di più in quel momento. Il Guardiano è per me l'eccezione perché, nonostante l'abbia scritto diversi anni fa, ne sono ancora innamorata. È più breve degli altri miei scritti, ma è così intenso che riesce ancora a emozionarmi dopo tanto tempo.
Quando scrivo sono completamente immersa nella storia e circondata dai personaggi, al punto che li sogno di notte e li immagino di giorno magari ascoltando una canzone che mi ispira qualche scena. Questo mi capita ogni volta, con ogni racconto, ma soprattutto scrivendo Il Guardiano ho sentito il rapporto con i personaggi di fantasia invadere costantemente la mia realtà quotidiana. Ogni volta che lo leggo riesco ancora a provare quella sensazione, a tornare laggiù con loro, a sentirmi una di loro.
Senza svelare troppo della trama, posso dirvi che questo racconto riguarda l'amicizia tra quattro ragazzini che, crescendo con loro, si trasforma in una perversa forma d'amore fino a sfociare in una sanguinosa follia. In questa trasformazione gioca un ruolo importante l'isolamento che da un lato è rappresentato dall'ambiente, un piccolo paese di montagna tagliato fuori dal mondo; dall'altro è il tipico isolamento che si crea negli adolescenti che si considerano in qualche modo diversi dai coetanei.
Ho scelto l'ambientazione montana per avere a disposizione un paesaggio di per sé duro e difficile, con inverni rigidi ed estati con improvvisi passaggi dal sole alla pioggia. Inoltre potevo usare il fascino misterioso dei boschi che con le loro ombre hanno sempre ispirato leggende e sono spesso rifugio di strane creature.
I quattro personaggi principali nascono e crescono in questo ambiente che li separa dal resto del mondo e, stringendosi l'uno all'altra per affrontarlo, con tutti i suoi pregi e difetti, finiscono per chiudersi in un mondo ancor più piccolo e senza rendersene conto ne diventano prigionieri.
Ho chiamato il paesino Cressidora, una parola completamente inventata che ha il suono perfetto per l'atmosfera che volevo evocare: all'inizio è duro come un ramo spezzato, ma è anche un nome femminile che fa pensare ad una graziosa cittadina. Nella mia immaginazione è una piccola Twin Peaks, altrettanto pittoresca e inquietante. Sia per i luoghi che per i personaggi, in tutti i miei racconti uso nomi che riportino a nazionalità diverse perchè voglio che siano realistici, ma non collocabili in un luogo esistente, faccio in modo che possano essere chiunque e trovarsi ovunque il lettore voglia immaginarli.
La voce narrante è quella di Leigh (ho scelto il nome in onore di Vivien Leigh di Via col Vento), una ragazza forte e passionale dai lunghi boccoli scuri che racconta la storia di questa straordinaria amicizia per rivelare la verità sulla misteriosa morte di Jacob (per il secondo protagonista ho scelto questo nome perchè mi piaceva usarne anche il diminutivo, Jack). Jacob è il musicista del gruppo, un ragazzo timido e gentile che trova nella chitarra il mezzo per uscire dalla gabbia di Cressidora. L'altra ragazza del gruppo è Lana (quelli della mia età si ricordano che è il nome della compagna di Conan nel cartone animato, solo che nel mio racconto è bionda), fragile ed elegante è la gattina da proteggere, ma disposta a fare qualsiasi cosa per i suoi amici.
A chiudere il cerchio è il biondo Dimitri (nome di un ragazzino che mi piaceva alle medie) che incarna il duro della situazione, rissoso e vivace, ma leale e sensibile con gli altri tre.
Il fatto che sia Leigh a raccontare la storia mi ha spinto a immedesimarmi con lei perchè dovevo mostrare i fatti attraverso i suoi occhi. Molte cose descritte da lei non sono necessariamente reali, ma solo il suo punto di vista. Ecco perchè i suoi tre amici sono sempre bellissimi e sempre giustificati nelle loro azioni. Eppure ci sono momenti in cui Leigh è lucida e si lascia sfuggire il sospetto che il loro legame sia pericoloso e anormale, ma poi viene sopraffatta dal sentimento e ricade nella follia del gruppo.
Mi fermo qui perchè “l'angolo delle curiosità” sta per diventare più lungo del racconto. Comunque, se c'è altro che volete sapere riguardo Il Guardiano, sono qui per rispondervi, ma prima leggetelo altrimenti vi rovino la sopresa e bisogna sempre lasciare spazio all'immaginazione del lettore.

6 commenti:

  1. Comprato! Stasera lo leggo e poi commento. ^_^
    Ma non ti dico su che dispositivo...

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  2. Vorrei proprio conoscere quello che lo scarica sul telefono: si diventa ciechi!

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  3. Lo conosci già... LA conosci già...

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  4. Il file è di nuovo in revisione perchè l'ho aggiornato eliminando qualche errore di battitura che mi era sfuggito. Pazientate che ritorna :)

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  5. Come promesso, eccomi a dirti la mia sul tuo racconto.
    Mi sono presa qualche giorno per poter assimilarlo per bene e poter fare un buon commento - oltre al fatto che ho dovuto leggerlo su un infimo scermo di pochi pollici.
    Nonostante i poveri mezzi, mi sono goduta la lettura, grazie alla tua capacità di renderla scorrevole e veloce, mai troppo prolissa o divagante.
    I personaggi sono ben caratterizzati, e ti entrano subito nel cuore, molto probabilmente perché visti dagli occhi di una di loro.
    Proprio questa decisione stilistica, a mio parere, rende molto complessa e piena di emozioni una storia semplice, che tuttavia è una storia d'amore davvero toccante e angosciante. E il finale non poteva essere differente, anche se mi è scesa una lacrimuccia.
    In definitiva, credo che in poche pagine tu sia riuscita a raccontare egregiamente una storia appassionante e intensa - e molto meglio di tanti altri che hanno divagato per centinaia di pagine.
    Brava! ^_^

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    1. Grazie mille! Emozionare un'altra scrittrice è un bel risultato.
      Credo che "Il Guardiano" sia della misura giusta per la storia che racconta. "Ninna" è ovviamente più del quadruplo perchè la storia è molto più complicata.
      Devi scrivere un post sui lavori tuoi e della tua socia così posso commentare pure io!!

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