mercoledì 28 marzo 2012

Il girotondo dei libri


Vorrei cominciare ponendo all'etere e a tutti voi una domanda, che poi è il nocciolo della mia ultima riflessione.
Come venite a conoscenza delle nuove uscite in libreria? In un mondo dominato da Internet, tv, cellulari e pubblicità al neon, come vi raccapezzate e riuscite a tenervi al passo?
Per quanto mi riguarda, la risposta è molto semplice: non ci riesco.
Sono quasi sempre l'ultima a scoprire l'esistenza di un tal libro o di un tal film. Non parliamo nemmeno di nuovi dischi di band o gruppi.
No, niente da fare, non fa per me.
Io ho un metodo tutto mio, metodo che si rifà molto alla fortuna e ben poco a una ricerca organizzata in qualche maniera.
Solitamente finisco su un sito – sentito in tv o appreso da un quotidiano – dal quale vengo scaraventata fuori per approdare in un altro sito, dal quale emigro verso lidi diversi, quali Youtube & co fino a giungere alla pagina davvero interessante.
Quella di un libro appena pubblicato, appunto.

Vi porto l'ultimo fantastico rimbalzo, risalente soltanto a poche settimane fa.
La mia socia è giunta a casa mia, e mi ha fatto ascoltare una nuova bellissima canzone di Taylor Swift e dei The Civil Wars (e nel frattempo ho scoperto un nuovo gruppo niente male. Il cantante sembra uscito da Pirati dei Caraibi e la cosa va solo a suo vantaggio).


Guardiamo il video, ci scende la lacrimuccia di circostanza visto l'intensità della canzone e poi, incuriosite dal titolo, andiamo a cercare “The Hunger Games”. Mai sentito in vita nostra.
Scopriamo così con nostro sommo gaudio che altro non è che un nuovo film pronto per le sale cinematografiche – in uscita il 23 aprile, o giù di lì.


Ci stupiamo per quanto sia cruda e macabra l'idea e ci accordiamo per non perdercelo quando sarà il momento. Infine scopriamo, guardando il trailer, che è tratto da un libro. E che libro! Ha fatto un successo incredibile in America.
Ovviamente sono già passata dal libraio di fiducia e gli ho detto di ordinarmelo, aggiungendolo alla poderosa pila di “libri da leggere”.
Ad ogni modo, appena lo finisco, avrete il commento.

Ora, per quanto questo girotondo mi procuri quasi sempre un senso di soddisfazione, dovete ammettere che è una vita da cani.
Senza contare che, per quanto io possa essere svampita e più nel mondo delle fiabe che in questo, non è totalmente colpa mia.
La maggior parte dei siti, blog e compagnia bella dedicati alla letteratura è una accozzaglia indecente di notizie riguardanti l'approdo degli e-book nelle nostre case e la conseguente apocalisse del 2012 (sì, comincio a credere che le due cose siano collegate... attenta Barbi) e di quanto gli editori siano dei lupi brutti e cattivi, e gli autori esordienti dei poveri agnellini indifesi.
Se poi siete appassionati di fantasy e narrativa di genere come la sottoscritta, apriti, oh Cielo!
La maggior parte è impegnata a organizzarsi in sette per venerare il dio Tolkien e il phanteon di dèi del fantasy suoi amici, autori del “millnofcentsifula” che nessun autore potrà mai raggiungere – e su questo non ci piove.
Quindi tutti a suicidarsi in gruppo come nelle famose sette americane per raggiungerli il prima possibile e carpirne i segreti.
Ovviamente l'inutilità del gesto sfugge ai più, ma poco importa: aiutano la selezione naturale e ci fanno cisì felici. Buon per noi.
Un'altra buona fetta di questi lidi virtuali è troppo impegnata a piangere la dipartita di Harry Potter, ormai finito da diversi anni, e tuttavia il sentimento di smarrimento è ancora vivo in tutti loro. Questi esseri, simili ai Dissennatori, vagano sospinti da correnti ascensionali note solo a loro, e del tutto incapaci di trovare conforto nei sette, no, pardon, otto magnifici film che nessuno gli impedisce di rivedersi (come io stessa faccio di tanto in tanto) o di rileggersi i libri, tanto per cambiare.
Senza contare che presto potremo tutti leggere un nuovo capolavoro della signora Rowling.
Eppure lo sconforto pare non mollarli.
Infine, la fetta più consistente è composta da uno stuolo simile all'armata di Gengis Khan di bimbeminkia che osannano i libri della Meyer e i suoi Vampiri di Svarovski. Inutili paiono i commenti acidi di gente che infesta i loro blog tentando di riportare alla ragione queste giovani menti.
Per ogni commento contro Edward e Bella, state tranquilli che appariranno magicamente, nella notte, ottanta fan fiction su questa sfigatissima coppia.
Insomma, i siti davvero utili all'informazione di noi lettori è davvero esigua e circoscritta ai famosi e antichi “magazine”.
Morale della favola? Semplice.
Ho deciso di condividere il mio strambo metodo con tutti voi: non avrà notizie fresche di giornata, ma almeno è divertente.

Eccovi il primo libro, spero sia di vostro gradimento!

3 commenti:

  1. Ciao, non amo i libri troppo pubblicizzati, correre dietro quello che fa furore al momento e preferisco andare in libreria a sfogliare spesso più il romanzo di un anonimo che di uno scrittore noto per poi decidere che acquistare. Dipende anche se ho solo voglia di leggere come "viaggio" o se ho bisogno di stimoli e confronti per la mia aspirazione. Certo qui qualche libreria ha il "giornalino" con le ultime uscite e un'occhiata la dò.Però alla fine decide l'istinto per me.
    Sul mondo dei siti e company sulla letteratura direi che ognuno di essi ha qualcosa che può non piacere(non amo nè Harry potter ne saghe varie), ma il mondo è bello perchè vario e tutti sappiamo decidere cosa scegliere, perciò laddove mi trovo al momento non spreco energie a giudicarli ed esploro per trarne il buono.

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  2. Io mi affido ai consigli degli amici che conoscono i miei gusti, poi faccio un giro in libreria. Altrimenti cerco in internet per argomento e leggo le recensioni. Ci sono mille modi per far arrivare un libro al mio comodino e quello che preferisco è: un regalo! :)

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  3. Aspetta il tuo compleanno. Anche se sappiamo entrambe che riceverai l'equivalente di uno stipendio in buoni Libri&Libri.:P
    Certo, la libreria e gli amici sono molto importanti e comodi per arrivare a possedere nuovi volumi, ma in un mondo dominato da internet, trovo assurdo che, una volta su tre, io scopra davvero in questa maniera dei libri davvero belli e meritevoli.
    In tv non si parla mai di nuove uscite, a meno che non sia il sig. Eco di turno. Lo trovo abbastanza ridicolo e avvilente, sopratutto se poi sulla Rai impazza la pubblicità del Ministero della Pubblica Istruzione che consiglia di leggere di più.
    Vedere per credere...

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